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Nei pressi del villaggio di Ojmjakon nella Russia siberiana, la notte del 22 luglio 2011, un meteorite solcando il cielo si schianta nel vicino bosco. Anton Petrov, un ragazzino di 12 anni, quella notte non riuscendo a dormire, vede l’oggetto luminoso dalla sua finestra, già a lunga distanza fino all’impatto con il suolo nei pressi della sua casa. Pieno di curiosità e di nascosto, si reca tra la fitta boscaglia e scopre il masso verdastro semi frantumato di una grandezza come due palloni da calcio, che aveva creato un profondo cratere. Filma e fotografa il meteorite con il suo cellulare, poi ne prende un pezzetto con sé e lo porta a casa. Chiama il suo fedele amico e coetaneo Yakov, e gli mostra il “trofeo” appena trovato, pregandolo di mantenere il segreto. Nessuno poteva prevedere che il meteorite fosse radioattivo.