Il romanzo ripercorre le vicende di una famiglia e si snoda su un arco temporale di quarant'anni. I tre protagonisti raccontano le loro storie alternandosi col passare del tempo; essi vivono il disagio della propria epoca, combattuti tra l'essere e l'apparire. Le loro scelte li porterà a essere abbandonati e reietti, costretti a sopprimere la propria natura per essere accettati. Così Rea sarà costretta a sposare un ubriacone privo di affetto. Antonella diventerà prigioniera in casa sua, percossa e terrorizzata. Marco, infine, vivrà la sua diversità nascosto tra le mura di un giardino, isolato dal mondo intero. Secondo un crescendo Rea raggiungerà l'equilibrio, ma non riuscirà più a trovare sé stessa; mentre Antonella da subito sarà padrona della propria indole, ma non riuscirà a imporla; infine Marco, che non ha mai soppresso la propria omosessualità, la griderà al mondo e dopo anni bui potrà vivere in libertà. Il filo conduttore delle loro avventure è la libertà di essere sé stessi che li porta verso il riscatto; il tutto nasce sempre dal germe dell'amore, dunque possiamo dire che il filo conduttore del romanzo è l'amore.