Diamante ha 35 anni, vive a Bologna in un appartamento molto mono e poco locale, ha un lavoro, ah no, non ha più un lavoro, un gatto in comodato d’uso, Dionigi, a cui piacciono i sofficini agli spinaci. Prepara tanti dolci, ascolta tanta musica, abbina le canzoni anche ai calzini e chatta con Caterina e Alice, le sue migliori amiche. Dopo aver pianto per tre giorni e celebrato tutti i misteri dolorosi della sua personale via crucis da licenziamento, Diamante decide di dar fondo ai suoi risparmi investendoli in un corso di pasticceria, anche se l’epilazione definitiva sarebbe stata la scelta più sensata. Tutto molto bello finché non si fa fondere e temperare il cuore da Alfonso, il Maestro pasticciere.