La vita e la vitalità di un uomo, ora in ospedale, sono raccontate con affetto dalla figlia, soprannominata Ninnì. Attraverso i dolci ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, emerge lo spessore di un padre capace di offrire insegnamenti preziosi partendo dalla propria esperienza e capacità di osservazione della realtà. Dalla pittura alla musica, dalla poesia all’ingegneria, dalla filosofia all’artigianato, Ti ricordi papà? non è solo un diario unico e personalissimo, ma un viaggio stimolante nelle tante sfumature che possono offrire linguaggi diversi. È poi universale e toccante il legame che unisce un padre alla propria figlia, in cui possono riconoscersi tutti coloro che hanno ricevuto questo dono.
Diana Di Donatantonio (Teramo, 1965) ha scritto racconti per bambini, poesie, saggi. Dottore in economia, commercialista, insegna alla scuola di formazione della Difesa a Roma, dove vive con la sua famiglia. Tra i suoi scritti: il racconto Tenerezza (Other voices, L’Erudita, 2018), le raccolte di racconti Angoli di strada e La città che vorrei (pubblicate e adottate dal Comune di Roma per l’educazione stradale nelle scuole primarie), il saggio Violenza economica (Violenza sulle donne, Studium, 2018) i dialoghi d’amore Ti amo forse (Albatros, 2020).
Diana Di Donatantonio (Teramo, 1965) ha scritto racconti per bambini, poesie, saggi. Dottore in economia, commercialista, insegna alla scuola di formazione della Difesa a Roma, dove vive con la sua famiglia. Tra i suoi scritti: il racconto Tenerezza (Other voices, L’Erudita, 2018), le raccolte di racconti Angoli di strada e La città che vorrei (pubblicate e adottate dal Comune di Roma per l’educazione stradale nelle scuole primarie), il saggio Violenza economica (Violenza sulle donne, Studium, 2018) i dialoghi d’amore Ti amo forse (Albatros, 2020).