Nel 1956 l’architetto Tommaso Buzzi (Sondrio, 30 settembre 1900 - Rapallo, 16 febbraio 1981) acquista la Scarzuola, un convento del XIII secolo nei pressi del comune di Montegabbione (in provincia di Terni), sorto dove San Francesco si era costruito una piccola capanna di scarza (erba palustre).
Buzzi finisce per trasferirsi nel convento, poi, nella valletta sulla quale esso si affaccia, comincia a costruire la sua “autobiografia in pietra”.
Nel dopoguerra gode di un successo enorme.
Nonostante le tante committenze, è l’impresa della Scarzuola ad assorbire l’ultima parte della sua vita.
In seguito alla sua morte, l’erede Marco Solari sta proseguendo, in singolare sintonia d’intenti, l’opera di Buzzi, interpretando e conducendo a realizzazione, in una sorta di cantiere infinito, gli scritti e gli affascinanti ma intricati disegni lasciati dal grande architetto.
Buzzi finisce per trasferirsi nel convento, poi, nella valletta sulla quale esso si affaccia, comincia a costruire la sua “autobiografia in pietra”.
Nel dopoguerra gode di un successo enorme.
Nonostante le tante committenze, è l’impresa della Scarzuola ad assorbire l’ultima parte della sua vita.
In seguito alla sua morte, l’erede Marco Solari sta proseguendo, in singolare sintonia d’intenti, l’opera di Buzzi, interpretando e conducendo a realizzazione, in una sorta di cantiere infinito, gli scritti e gli affascinanti ma intricati disegni lasciati dal grande architetto.