Una storia vera, quella di Lucia, che decide di lasciare il suo paese Andreevca in Moldavia per raggiungere l’Italia. Ha alle spalle una storia di violenza e, raggiungendo sua sorella a Verbania, spera di guadagnare abbastanza per avere una vita migliore per se e suo figlio Ion. Un viaggio della speranza fra trafficanti, abbandoni, clima estremo, fame e sofferenza, fino all’agognata meta, anche se la vita non ha smesso di riservarle difficoltà tra lavori massacranti e un’esistenza da “illegale”. Lucia inizierà a tenere un diario, per raccontarsi, per avere una testimonianza di ciò che lei e migliaia di altre donne sono costrette a subire per una vita migliore. Fino a quando suo figlio Ion, vent’anni dopo, avrà la possibilità di far leggere a qualcuno quel diario, e far sì che la storia di sua madre venga raccontata.
Antonio Del Gaudio vive a Novara. È un impiegato amministrativo, ma da sempre coltiva la passione per la scrittura. Ha all’attivo i romanzi “Traguardi” (Il Babi Editore) e “Mi venne il fregolo” (Lupi Editore). Nella narrativa breve i racconti “Un bel di mi venne il fregolo di fermarmi in quel di Megolo” premiato al “Festival delle nuove resistenze”; “Neve” pubblicato nella raccolta di racconti “Territori di parole - passeggiare tra luoghi e storie”; “I boschi di Samuel” brano scelto dal regista Emiliano Bronzino per la videoinstallazione “Il pino solitario: bosco di memorie” per Creativamente Roero.
Antonio Del Gaudio vive a Novara. È un impiegato amministrativo, ma da sempre coltiva la passione per la scrittura. Ha all’attivo i romanzi “Traguardi” (Il Babi Editore) e “Mi venne il fregolo” (Lupi Editore). Nella narrativa breve i racconti “Un bel di mi venne il fregolo di fermarmi in quel di Megolo” premiato al “Festival delle nuove resistenze”; “Neve” pubblicato nella raccolta di racconti “Territori di parole - passeggiare tra luoghi e storie”; “I boschi di Samuel” brano scelto dal regista Emiliano Bronzino per la videoinstallazione “Il pino solitario: bosco di memorie” per Creativamente Roero.