Il particolare rapporto genio/follia in Tasso ne fa uno degli 'oggetti' più preziosi per la fantasia degli artisti; così se ne occuparono Goethe e Goldoni, Baudelaire, Leopardi e Byron, Rousseau e Delacroix e molti altri. Visse in modo conflittuale il ruolo di poeta di corte, tra amori contrastati o proibiti e tormenti e scrupoli di tipo morale legati ad alcuni aspetti della sua opera, nel tempo della inquisizione, che lo spinsero in un vicolo cieco fino alla definitiva perdita della ragione.