Le quaranta poesie di questa raccolta sono state scritte in poco più di quattro mesi, tra la fine di febbraio e il giugno 2020, un periodo particolarmente difficile per il nostro Paese – e per gran parte del mondo – durante il quale l’emergenza sanitaria, dovuta alla pandemia del Covid-19, ha imposto severe restrizioni e isolamento sociale. Come il titolo Tra Inquietudine e Quiete- Quaranta poesie dalla Quarantena - suggerisce, le quaranta poesie della silloge testimoniano come la solitudine sia spesso la nostra compagna ideale: essa ci aiuta a riflettere sul nostro vissuto e a elaborarlo. La solitudine da sola però - permettete questo gioco di parole - non è sufficiente. La gioia o il dolore – o spesso entrambi i sentimenti – sono la molla che spinge a scrivere. A volte è la quiete, a volte l’inquietudine o quello stato particolare, che io definisco “tra l’inquietudine e la quiete”, condizione esistenziale che crea terreno fertile alla poesia.