La traduzione, nella società, dà luogo a un sistema. Innanzitutto ne fanno parte le facoltà e gli istituti che hanno corsi di laurea di primo livello in lingue o in mediazione linguistica, e corsi di secondo livello in traduzione. I criteri di valutazione e di selezione degli studenti in queste istituzioni devono rispecchiare quelli poi adottati sul mercato. Gli sbocchi lavorativi dei laureati in traduzione sono principalmente due: la traduzione per l’impresa e i privati, che assorbe la maggior parte del fatturato, e la traduzione editoriale. Anche qui i criteri di valutazione, selezione e revisione dovrebbero possibilmente essere solidali con quelli in uso nelle istituzioni formative, data la reciproca dipendenza. Infine la critica della traduzione, intesa come recensione di opere pubblicate, e la ricerca sulla critica della traduzione dovrebbero anch’esse essere informate ai medesimi principi teorici delle istituzioni formative e delle aziende editoriali e non. La finalità forse più ambiziosa di questo volume è unificare, o dare una spinta a unificare, un sistema che continua a essere considerato diviso: formazione universitaria dei traduttori, mercato editoriale, mercato non editoriale, critica, ricerca.