Tre donne intense e vitali, in una fase critica della loro vita, sono animate da un forte desiderio di cambiamento che non sanno ancora come concretizzare.
Sono tre personalità diverse, quelle di Fatima, detta Reddy, Dora e Marena.
Una caratteristica, però, sembra accomunarle: quella di prendere delle decisioni spiazzanti che segneranno un punto di svolta nelle loro esistenze.
Per Fatima, giovane e assetata di conoscenza, il bisogno più urgente è quello di essere trattata come un’adulta in grado di assumersi la responsabilità delle sue scelte e di esplorare liberamente i segreti dell’esistenza.
Dora, brillante e determinata, sente scricchiolare la maschera della professionista impeccabile e cova una ribellione interna che è sul punto di esplodere.
Marena, affascinante e riflessiva, patisce l’asettica perfezione apparente di una quotidianità condotta in sordina, senza sorprese.
Tutte e tre pensano al viaggio, ciascuna di loro spinta da esigenze diverse, ma non hanno ancora un’idea precisa su come organizzarlo.
Come fili colorati di una trama tutta da sviluppare, i destini di queste donne si incontrano in modo singolare.
Simona Colomba racconta l’itinerario emozionale delle sue protagoniste servendosi di un linguaggio poetico e al contempo trasparente, diretto, parlandoci di connessione con la natura e con il proprio io più nascosto, e di coincidenze fortuite (o che appaiono tali) che, se accolte con lo spirito giusto, possono condurre verso esperienze insolite e rigeneranti.
Mettersi in viaggio non significa fuggire e dimenticare i propri contrasti interiori, né inseguire tendenze per assecondare un modello sociale che non ci rispecchia, ma accettare l’imprevisto e meravigliarsi dinanzi all’inaspettato, per poter intraprendere un cammino con occhi diversi e nuove consapevolezze.
Sono tre personalità diverse, quelle di Fatima, detta Reddy, Dora e Marena.
Una caratteristica, però, sembra accomunarle: quella di prendere delle decisioni spiazzanti che segneranno un punto di svolta nelle loro esistenze.
Per Fatima, giovane e assetata di conoscenza, il bisogno più urgente è quello di essere trattata come un’adulta in grado di assumersi la responsabilità delle sue scelte e di esplorare liberamente i segreti dell’esistenza.
Dora, brillante e determinata, sente scricchiolare la maschera della professionista impeccabile e cova una ribellione interna che è sul punto di esplodere.
Marena, affascinante e riflessiva, patisce l’asettica perfezione apparente di una quotidianità condotta in sordina, senza sorprese.
Tutte e tre pensano al viaggio, ciascuna di loro spinta da esigenze diverse, ma non hanno ancora un’idea precisa su come organizzarlo.
Come fili colorati di una trama tutta da sviluppare, i destini di queste donne si incontrano in modo singolare.
Simona Colomba racconta l’itinerario emozionale delle sue protagoniste servendosi di un linguaggio poetico e al contempo trasparente, diretto, parlandoci di connessione con la natura e con il proprio io più nascosto, e di coincidenze fortuite (o che appaiono tali) che, se accolte con lo spirito giusto, possono condurre verso esperienze insolite e rigeneranti.
Mettersi in viaggio non significa fuggire e dimenticare i propri contrasti interiori, né inseguire tendenze per assecondare un modello sociale che non ci rispecchia, ma accettare l’imprevisto e meravigliarsi dinanzi all’inaspettato, per poter intraprendere un cammino con occhi diversi e nuove consapevolezze.