Il giovane Sebastiano, universitario fuori corso, racconta, con scrupolosa e cruda verità, il difficile rapporto che intercorre coi nonni materni e con gli stessi genitori, vecchi ingombranti, sempre più d’impaccio e sempre più difficile da gestire. Ci confida il loro modus vivendi, le loro insopportabili abitudini e le loro atipicità caratteriali e comportamentali. Ci racconta qualche episodio della loro gioventù, dei loro sacrifici e della loro onestà. Ci rendiamo conto che l’intolleranza non scaturisce da un loro modo di essere anaffettivi, ma dalla mancanza di spazio vitale. Inizia proprio da quegli ottantacinque metri quadrati di casa popolare dove i cinque componenti la famiglia tentano di sopravvivere, di realizzare i loro banali e ultimi desideri.