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La guerra è la cosa più importante nella vita di una persona. È il tempo della verità estrema, del coraggio, della vigliaccheria, dell’amore, della disperazione”, ha scritto Svetlana Aleksievicˇ. È proprio da una riflessione simile che prende le mosse il racconto di Bushra al-Maqtari, testimone, suo malgrado, del terribile conflitto che ha dilaniato il suo Paese, lo Yemen, terra che ha scelto tuttavia di non abbandonare, bensì di attraversare, raccogliendo le voci dei suoi connazionali. Tutto quello che abbiamo lasciato è una potente raccolta di testimonianze che alterna volutamente i racconti…mehr

Produktbeschreibung
La guerra è la cosa più importante nella vita di una persona. È il tempo della verità estrema, del coraggio, della vigliaccheria, dell’amore, della disperazione”, ha scritto Svetlana Aleksievicˇ. È proprio da una riflessione simile che prende le mosse il racconto di Bushra al-Maqtari, testimone, suo malgrado, del terribile conflitto che ha dilaniato il suo Paese, lo Yemen, terra che ha scelto tuttavia di non abbandonare, bensì di attraversare, raccogliendo le voci dei suoi connazionali. Tutto quello che abbiamo lasciato è una potente raccolta di testimonianze che alterna volutamente i racconti delle vittime delle milizie Houthi e di quelle della coalizione a guida saudita, ed è capace di illuminare le tragiche conseguenze del conflitto in Yemen. Attraverso interviste e storie personali, l’autrice documenta le sofferenze di civili intrappolati in una guerra devastante. Le voci degli yemeniti, spesso ignorate dai media internazionali, emergono con forza, narrando di perdita e disperazione, ma anche di coraggio e resilienza. Al-Maqtari ci invita a riflettere su come in un conflitto, qui raccontato con precisione quanto con compassione, non ci siano mai davvero dei vincitori, e che le semplificazioni fatte talvolta da chi lo osserva da lontano, come la distinzione delle opposte fazioni in “buoni” e “cattivi”, perdano di senso di fronte alla perdita che accomuna tutti. Questo libro è un grido d’aiuto e un atto di resistenza contro l’indifferenza, ricordandoci ciò che resta quando tutto sembra perduto: l’umanità e il bisogno di giustizia.