L’autore ha voluto lasciare una memoria scritta sui primi venti anni della sua vita, vissuti nel quartiere fiorentino di Santa Croce, dove i genitori gestivano una latteria. I primi ricordi coincidono con la seconda guerra mondiale e cominciano ad essere più nitidi con i giorni della “battaglia di Firenze”, nell’agosto del ’44, e con l’arrivo degli alleati, ai primi di settembre. Seguono gli anni dell’infanzia, in cui frequenta la Basilica di S. Croce, anche per la possibilità di giocare al calcio con i coetanei, ed aiuta la famiglia nella latteria. I ricordi familiari e quella della scuola, frequentata fino al diploma di scuola superiore, sono inquadrati nel contesto politico e sportivo degli anni quaranta e cinquanta, rinfrescando ai meno giovani gli avvenimenti nazionali ed internazionali ed i personaggi di quell’epoca, senza dimenticare la descrizione di un mondo che ai più giovani potrà sembrare impossibile che sia esistito. Trovano spazio anche i ricordi del nonno, che aveva partecipato alla prima guerra mondiale, e del babbo che, per primo nella famiglia, aveva lasciato la campagna per la città. I ricordi si concludono con il primo impiego , con i primi anni di Università da studente -lavoratore e, facendo un piccolo salto temporale, con l’alluvione di Firenze del 1966, che aveva colpito particolarmente proprio il quartiere di Santa Croce.