Per Gregorio Nazianzeno Dio è un Dio che parla, è la conversazione tra le persone divine. Da questa parola che gli viene rivolta l'uomo è creato. Nicolaj Berdiaev, riprendendo questa visione la spinge fino a dire che l'uomo è creato perché è chiamato, fa precedere la vocazione alla persona. In principio c'è Dio Padre che chiama, che rivolge la parola e porta all'esistenza la persona. La più profonda realtà dell'uomo, la sua vera identità è il dialogo, la conversazione. Lì si compie e si rivela, svelandosi, l'identità dell'uomo. La parola che Dio pronuncia creando l'uomo è una parola nella quale Dio comunica sé stesso e perciò contiene la realtà che di fatto appartiene solo a Dio. È nell'abisso di questo incontro che si muove la poesia di don Vanio. La sua parola si scatena, sfiora la terra, si deposita sulla pietra, racconta l'amore, si lascia bagnare dalle lacrime del deserto, pellegrinaggio solitario e silenzioso per giungere, alla fine, a dare al creato, al cosmo il suo abito di luce, vestito Dall'introduzione di P. Marko Ivan Rupnik.