La molteplicità dei corpi e la molteplicità delle intelligenze (naturali ed artificiali) è l’identità dei nostri giorni, l’identità dei nostri corpi e delle nostre organizzazioni. Stiamo procedendo a grandi passi verso una concezione disruption di ufficio come spazio liquido, disseminato e on demand con un corpo collettivo composto di umani, umani aumentati, avatar, robot. Essere fuori di noi – e avere identità multiple - non è più patrimonio di santi o pazzi, è la normale condizione della modernità digitale. Parliamo di corpi e di menti in una condizione di ambiguità tra fisico e digitale, tra cibernetico e biologico che ci porta a riconsiderare completamente la nostra integrità e unicità - la nostra umanità, il nostro ‘soma’ - alla luce di un'evoluzione culturale e tecnologica che ci sta portando sulle strade inesplorate di un vero e proprio, ennesimo, mutamento antropologico.
Questo progetto maturato a partire dal gennaio 2018 con l’incontro ‘Rinascimento e Robot’ è un fluire costante di parole, pensieri, sensazioni a più voci, 12 in totale. Un lavoro organico che trasversalmente ha scelto l’oralità (e la conseguente trascrizione) come dominante per cercare più vicinanza con l’essenza profonda del linguaggio.
Consapevoli di vivere un vero e proprio cambiamento antropologico all’interno della apocalisse culturale dei nostri giorni.
Questo progetto maturato a partire dal gennaio 2018 con l’incontro ‘Rinascimento e Robot’ è un fluire costante di parole, pensieri, sensazioni a più voci, 12 in totale. Un lavoro organico che trasversalmente ha scelto l’oralità (e la conseguente trascrizione) come dominante per cercare più vicinanza con l’essenza profonda del linguaggio.
Consapevoli di vivere un vero e proprio cambiamento antropologico all’interno della apocalisse culturale dei nostri giorni.