Viaggio al centro della guerra
Il diario inedito di una guerra mai raccontata così
Uno straordinario racconto in presa diretta, senza mediazioni, il diario di un uomo che ha vissuto per oltre un anno in uno dei peggiori teatri di guerra del pianeta. Responsabile degli approvvigionamenti per i contingenti schierati in Afghanistan, l’autore di questa toccante e vivida testimonianza descrive le difficoltà del suo lavoro, i viaggi quotidiani all’insegna del rischio di attentati, la vita dentro le strutture militari in compagnia di persone di tutto il mondo, gli incontri brevi ma al tempo stesso intensi con la popolazione locale. In un luogo dannatamente ostile e pericoloso, le precauzioni non sembrano mai sufficienti. Ogni spostamento è attentamente programmato e sorvegliato. Ma, purtroppo, non tutto va sempre per il verso giusto. Gli stranieri vengono presi di mira e sono spesso vittime di feroci assalti o attentati kamikaze. Tra paura e forti emozioni, in un mondo sconvolto da un conflitto che sembra non finire mai, Un anno in Afghanistan è una lettura imperdibile per chi voglia capire fino in fondo cos’è la guerra, raccogliendo elementi e riflessioni che TV e giornali non ci hanno mai proposto.
La storia vera di un italiano che ha vissuto per oltre un anno in Afghanistan
Come sopravvivere all’inferno quotidiano della guerra
«Un’esperienza fuori dal comune, un documento prezioso per capire meglio cosa sia davvero un conflitto.»
«Una testimonianza diretta di ciò che accade ogni giorno in un teatro di guerra.»
«Non tutto è orrore. L’autore ci consegna anche un’immagine bella dell’Afghanistan e delle speranze del suo popolo.»
Marco Henry
Ha quarantotto anni, è belga di nascita ma italiano da tutta la vita. Dirigente d’azienda, ha vissuto e lavorato ovunque, dall’Europa all’Africa, dalla Cina al Medio Oriente. Ha partecipato a diverse missioni internazionali di pace in Africa centrale e in Afghanistan. Da sempre la sua vita si divide tra gli impegni di lavoro e un’inesauribile passione per viaggi e avventure. Quando non è in giro per il mondo, vive a Bergamo.
Il diario inedito di una guerra mai raccontata così
Uno straordinario racconto in presa diretta, senza mediazioni, il diario di un uomo che ha vissuto per oltre un anno in uno dei peggiori teatri di guerra del pianeta. Responsabile degli approvvigionamenti per i contingenti schierati in Afghanistan, l’autore di questa toccante e vivida testimonianza descrive le difficoltà del suo lavoro, i viaggi quotidiani all’insegna del rischio di attentati, la vita dentro le strutture militari in compagnia di persone di tutto il mondo, gli incontri brevi ma al tempo stesso intensi con la popolazione locale. In un luogo dannatamente ostile e pericoloso, le precauzioni non sembrano mai sufficienti. Ogni spostamento è attentamente programmato e sorvegliato. Ma, purtroppo, non tutto va sempre per il verso giusto. Gli stranieri vengono presi di mira e sono spesso vittime di feroci assalti o attentati kamikaze. Tra paura e forti emozioni, in un mondo sconvolto da un conflitto che sembra non finire mai, Un anno in Afghanistan è una lettura imperdibile per chi voglia capire fino in fondo cos’è la guerra, raccogliendo elementi e riflessioni che TV e giornali non ci hanno mai proposto.
La storia vera di un italiano che ha vissuto per oltre un anno in Afghanistan
Come sopravvivere all’inferno quotidiano della guerra
«Un’esperienza fuori dal comune, un documento prezioso per capire meglio cosa sia davvero un conflitto.»
«Una testimonianza diretta di ciò che accade ogni giorno in un teatro di guerra.»
«Non tutto è orrore. L’autore ci consegna anche un’immagine bella dell’Afghanistan e delle speranze del suo popolo.»
Marco Henry
Ha quarantotto anni, è belga di nascita ma italiano da tutta la vita. Dirigente d’azienda, ha vissuto e lavorato ovunque, dall’Europa all’Africa, dalla Cina al Medio Oriente. Ha partecipato a diverse missioni internazionali di pace in Africa centrale e in Afghanistan. Da sempre la sua vita si divide tra gli impegni di lavoro e un’inesauribile passione per viaggi e avventure. Quando non è in giro per il mondo, vive a Bergamo.