È il primo romanzo che Mannuzzu ha pubblicato nel 1962 con lo pseudonimo di Giuseppe Zuri. Gli anni sono quelli della seconda guerra mondiale e del dopoguerra. I giochi crudeli dell'infanzia si tingono di sangue vero, gli amori finiscono male, non riesce la sortita che il protagonista tenta militando nella borsanera. Il libro è diventato memoria: l'inventario, scritto con cura meticolosa e strazio, d'un tempo perduto.www.ilisso.it