Scritto a Parigi fra il 1918 e il 1922, "A Son at the Front" è certamente un capolavoro dimenticato, rimasto finora inedito in Italia. È un grande romanzo sulla Prima guerra mondiale, ambientato in una Parigi immortale sull’orlo dell’abisso dove i protagonisti riscoprono all’improvviso, sotto la minaccia delle più grandi perdite, il senso più autentico della vita. Motore del romanzo è il rapporto fra il geniale ritrattista americano John Campton e suo figlio George, che le vicissitudini dell’esistenza hanno compromesso e che proprio la guerra riuscirà a ricostruire fondandolo su nuove e solide basi. Ricco di personaggi e di raffinatissime sfumature psicologiche, sullo sfondo di una proiezione simbolica della Francia come libera terra della cultura, il romanzo eleva il tema del ritratto del volto degli altri a istanza etica universale, fondamento dell’arte, opposta alla disumanità della guerra, per trascendere l’egoismo e la dimensione puramente privata del dolore.