La storia di quattro donne nell’arco temporale di cento anni; sullo sfondo Pisa e la sua provincia.
Lucilla è una anziana pianista, mentre rientra a casa in un tardo pomeriggio d’autunno, ricorda com’è stata la sua vita, il suo rapporto con la figlia e la nipote, l’amore per la musica e per quell’appartamento in pietra sul Lungarno dalla cui terrazza osserva la sua città prendendosi cura dei gatti randagi che a turno vanno a visitarla.
Nina è figlia di genitori non regolarmente sposati, e negli anni Venti non è sinonimo di vita facile, ma il padre la riconosce e ne sposa la madre; la fa studiare scoprendone l’amore per la pittura soprattutto su stoffa; una donna forte che non si arrenderà di fronte alle sofferenze e alle avversità.
E infine, la storia di Primetta, giovane sposa e contadina negli anni del Primo Novecento e di Antonia, sua nipote, affermata fotografa che ha scelto di crescere la propria figlia senza un padre.
Tre racconti, tre acquerelli al femminile narrati senza pose ideologiche, sfumati e pennellati con vibrante partecipazione emotiva.
Lucilla è una anziana pianista, mentre rientra a casa in un tardo pomeriggio d’autunno, ricorda com’è stata la sua vita, il suo rapporto con la figlia e la nipote, l’amore per la musica e per quell’appartamento in pietra sul Lungarno dalla cui terrazza osserva la sua città prendendosi cura dei gatti randagi che a turno vanno a visitarla.
Nina è figlia di genitori non regolarmente sposati, e negli anni Venti non è sinonimo di vita facile, ma il padre la riconosce e ne sposa la madre; la fa studiare scoprendone l’amore per la pittura soprattutto su stoffa; una donna forte che non si arrenderà di fronte alle sofferenze e alle avversità.
E infine, la storia di Primetta, giovane sposa e contadina negli anni del Primo Novecento e di Antonia, sua nipote, affermata fotografa che ha scelto di crescere la propria figlia senza un padre.
Tre racconti, tre acquerelli al femminile narrati senza pose ideologiche, sfumati e pennellati con vibrante partecipazione emotiva.