Il racconto strutturato come un testo teatrale brillante ed ironico mette in scena dei personaggi accumunati da un ego straripante. Sono ridicoli, grotteschi, professionisti dell’arrampicamento sociale e meschini nell’atteggiamenti. Sfoggiano auto di lusso e ville versiliesi, millantano, imbrogliano e si consolano con sogni pur di appagare la necessità dell’apparire prima che dell’essere. Feroci e meschini nella banalità della normalità mantengono la simpatia e la sincerità tipica della veracità degli esseri umani.