Ricomporre la complessa trama della Storia, questo il difficile compito del geografo dello Spirito così da rendere il panorama osservato - nonché incamminato - oggi come allora, colto nell’interezza dell’osservazione posta nella duplice conformazione ‘geologica’, sia questa materiale che spirituale, visibile - o al contrario - invisibile, ma altrettanto deducibile, connessa con l’incarnata umana genetica data dalla cultura, a cui ogni Cima e simmetrico Elevato (spirituale) ‘stratigrafico-profilo’, assoggettato alla limitatezza della geografia ‘storica’ aspira, nella manifesta volontà del panorama percepito nella rimossa sacralità da cui la voce del Dio, un tempo udito, ora rimembrare l’agonia d’un Mondo Perduto…
L’autore, dopo la presente opera, è naufrago con il suo amico, in terre dove solo la storia rende chiari i contorni del paesaggio. Discepolo del suo maestro, di lui quanto del suo inseparabile amico si hanno poche e confuse notizie. I pochi che li hanno avvistati, non hanno mai visto oltre la costa dei loro immensi per quanto sperduti possedimenti. (Qualcuno parla di ricchezza, altri sussurrano di anima...).
L’autore, dopo la presente opera, è naufrago con il suo amico, in terre dove solo la storia rende chiari i contorni del paesaggio. Discepolo del suo maestro, di lui quanto del suo inseparabile amico si hanno poche e confuse notizie. I pochi che li hanno avvistati, non hanno mai visto oltre la costa dei loro immensi per quanto sperduti possedimenti. (Qualcuno parla di ricchezza, altri sussurrano di anima...).