Mattino, pomeriggio, sera e ancora mattina. Così i giorni, il tempo inesorabile. E dentro la vita, fatta di sorrisi, di ansie, di incomprensioni, di entusiasmi, di finzioni, di desideri, di compromessi, di eccitazioni. Le stagioni della vita raccontano storie e le storie, come strati di terra, seppelliscono il passato. Restano i ricordi, la memoria. Restano i protagonisti, diversi ma uguali nei tormenti di sempre, nei conflitti tra generazioni e ideologie, tra sentimenti e passioni. Una giostra a grande velocità in continua carica di movimento e con musica assordante. Un crepitio di fuochi d’artificio. Poi il silenzio assoluto. E il tempo, ancora il tempo, compagno di sempre. La noia e la frustrazione di vivere in spazi troppo piccoli e troppo miseri. Miseria che ti si incolla addosso, che anche fuggire non serve a niente, contagiati da una vita opprimente. Forse anche tutto il paese è da vendere. Ma gli extraterrestri sarebbero interessati? Nicola Zannotti