L'autobiografia di un giornalista che ha sempre operato in provincia e per giunta in Sicilia, dove scrivere di un ragioniere può comportare più rischi che occuparsi di un ministro e dove i giornalisti sono visti dall'editore come propri funzionari e dalle autorità politiche come agenti. Lontano dai teatri di guerra degli inviati speciali e dalle tribune televisive come dalle scene nazionali, l'attività di un giornalista che ha nondimeno vissuto vicende degne di essere narrate e conosciute, fatte anche per dare un'idea di Sicilia e di un pezzo di provincia.