Tra le tante figure prese in esame dall’autore è stata ricordata quella di Antonio Colletti, originario del milanese e stabilitosi a Vienna, che venne chiamato dal sovrano di Polonia a svolgere il ruolo di suo residente presso la capitale imperiale. Lontano dalle prerogative tipiche dell’agente , e senza alcuna responsabilità diplomatica, a Colletti veniva chiesto di raccogliere quante più notizie sulla corte di Vienna da inviare poi a Varsavia.