Matteo nasce al trullo, una borgata di Roma. La sua famiglia è molto umile e lui si vergogna delle proprie origini. Inoltre, la madre ha una predilezione per Giacomo, il fratello maggiore. Tutto ciò scatena in Matteo una grande voglia di emergere e di riscattarsi. Allora, per dimostrare a se stesso e agli altri il suo valore, comincia a conquistare le donne, grazie alla sua ironia pungente. Nel corso della sua vita, intraprende moltissime relazioni con l’altro sesso, con la soddisfazione dei propri istinti. Tale situazione, però, si rivela ben presto fugace e poco appagante. Matteo sente di non poter colmare il suo vuoto in quel modo ed è consapevole di aver bisogno d’amore. Purtroppo, benché Matteo appaia come un dongiovanni senza scrupoli, egli è in realtà un uomo che ha paura del confronto con l’altro sesso. E’ un timido, anche se nessuno lo direbbe mai. Infatti, quando nutre un vero interesse per una donna, si blocca e va nel pallone. Non ha stima di se stesso. E allora deve trovare delle finte soluzioni che lo facciano “sentire meglio”. Un'altra maniera per sentirsi realizzato è il suo lavoro di consulente informatico: riesce infatti a dar vita ad un buon giro d’affari, accaparrandosi molti clienti. Il lavoro diventa lo strumento per sentirsi importante in mezzo agli altri, poiché nota che tutti i clienti hanno sempre bisogno di lui. Ma è solo vanità. Infatti, il lavoro diviene la sua schiavitù, che gli sottrae molto tempo libero. Così Matteo inizia ad isolarsi, a fare uso di droghe e a giocare d’azzardo, soprattutto con i videopoker. Una domenica, però, il suo migliore amico Camillo lo porta in chiesa per ascoltare la messa. E’ lì che Matteo viene colpito da una parola del Vangelo, che lo porta ad una svolta e a cambiar vita. Infine, l’amore per una donna lo aiuterà ad uscire dalle proprie paure e dai propri fantasmi interiori.