Giovanni Millimaggi nacque a Barcellona Pozzo di Gotto l’11 gennaio 1887.Giovanissimo, iniziò a insegnare, scrisse di pedagogia e collaborò anche con alcuni periodici di politica, oltre che di pedagogia scolastica. Negli anni Venti si avvicinò al pensiero socialista e dopo la scissione di Livorno aderì al comunismo. Nel 1920, la polizia cominciò a interessarsi alle sue idee politiche e iniziò a spiarlo, redigendo periodicamente delle note per la Prefettura. Nel 1925 conseguì la laurea in Giurisprudenza. Nel 1929, sempre a causa delle sue idee politiche, fu costretto a trasferirsi a Milano, città nella quale prese contatto con gli oppositori del regime e divenne un reclutatore di corrieri tra i fuoriusciti e gli antifascisti rimasti in patria. Arrestato, cominciò una lunga peregrinazione tra carcere e confino. A Ponza ritrovò tra gli altri Giorgio Amendola e conobbe Sandro Pertini. Alla fine della guerra, dedicò alla politica gli ultimi anni della sua vita, sedendo nel consiglio comunale di Messina. Morì nel 1953 all’età di 66 anni.