Svegliarsi una mattina e scoprire che nessuno più ti riconosce: i tuoi amici, i tuoi colleghi d’ufficio, perfino la tua donna, non sanno chi sei. Tutto ti crolla addosso e senza un perché. Forse. Questo è l’incubo nel quale il protagonista di questo racconto si trova proiettato, in un crescendo di angosce e congetture dai risvolti inaspettati. Scritto nel 1978, da un autore poco più che diciottenne, questo romanzo, rimasto nel cassetto ben trentaquattro anni, risulta straordinariamente attuale, e, anche se la vicenda sembra al limite del surreale, descrive con singolare efficacia le paure e le inquietudini di intere generazioni di giovani.