Giallo - racconto lungo (27 pagine) - Dai taccuini inediti del dottor Watson una nuova avventura italiana per il detective di Baker Street
L'ineffabile esegeta di Sherlock Holmes pregusta già una ghiotta esperienza gastronomica, ma il buon cibo rischia di andargli per traverso davanti ai misteri che si moltiplicano in una piccola comunità di Walser, valligiani di ceppo germanico che da secoli abitano ai piedi delle Alpi Lepontine. Una ragazza scompare, forse rapita dai Twergi, dispettosi folletti dei boschi; sua madre cade in trance e si mette a parlare una lingua inesistente. E che ci fa, tra quelle montagne, il bizzarro scrittore Robert Walser? Davanti a prodigi che ingannano l'occhio e la mente, Holmes non si lascia fuorviare. Una volta escluso l'impossibile, la soluzione del caso ci apparirà in tutta la sua logica, incontrovertibile verità.
Roberto Barbolini (Formigine 1951) è narratore e saggista. Sherlockiano di lungo corso, ha inserito due apocrifi holmesiani nelle sue raccolte Beethoven 27% (Giallo Mondadori 2008) e Sade in drogheria (Guaraldi 2015). Al fantastico e al poliziesco ha dedicato molti saggi, dal Detective sublime (Theoria 1988) a Stephen King contro il Gruppo 63 (Transeuropa 1999), finalista al premio Viareggio, ad Angeli dalla faccia sporca (Galaad 2016). Inoltre ha scritto la prefazione a Romanzi e racconti di Dashiell Hammett per i Meridiani Mondadori (2003). È autore di numerosi romanzi e raccolte di racconti, tra cui La strada fantasma (Garzanti 1991, premio Dessì), Il punteggio di Vienna (Rizzoli 1995), Piccola città bastardo posto (Mondadori 1998), Ricette di famiglia (Garzanti 2011), L'uovo di colombo (Mondadori 2014) e Vampiri conosciuti di persona (La Nave di Teseo 2017).
L'ineffabile esegeta di Sherlock Holmes pregusta già una ghiotta esperienza gastronomica, ma il buon cibo rischia di andargli per traverso davanti ai misteri che si moltiplicano in una piccola comunità di Walser, valligiani di ceppo germanico che da secoli abitano ai piedi delle Alpi Lepontine. Una ragazza scompare, forse rapita dai Twergi, dispettosi folletti dei boschi; sua madre cade in trance e si mette a parlare una lingua inesistente. E che ci fa, tra quelle montagne, il bizzarro scrittore Robert Walser? Davanti a prodigi che ingannano l'occhio e la mente, Holmes non si lascia fuorviare. Una volta escluso l'impossibile, la soluzione del caso ci apparirà in tutta la sua logica, incontrovertibile verità.
Roberto Barbolini (Formigine 1951) è narratore e saggista. Sherlockiano di lungo corso, ha inserito due apocrifi holmesiani nelle sue raccolte Beethoven 27% (Giallo Mondadori 2008) e Sade in drogheria (Guaraldi 2015). Al fantastico e al poliziesco ha dedicato molti saggi, dal Detective sublime (Theoria 1988) a Stephen King contro il Gruppo 63 (Transeuropa 1999), finalista al premio Viareggio, ad Angeli dalla faccia sporca (Galaad 2016). Inoltre ha scritto la prefazione a Romanzi e racconti di Dashiell Hammett per i Meridiani Mondadori (2003). È autore di numerosi romanzi e raccolte di racconti, tra cui La strada fantasma (Garzanti 1991, premio Dessì), Il punteggio di Vienna (Rizzoli 1995), Piccola città bastardo posto (Mondadori 1998), Ricette di famiglia (Garzanti 2011), L'uovo di colombo (Mondadori 2014) e Vampiri conosciuti di persona (La Nave di Teseo 2017).
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