L’opera, ripercorre sull’onda della memoria la drammatica esperienza vissuta dall’Autore durante il servizio militare di leva: il devastante terremoto avvenuto nel Friuli nel maggio del 1976.Il linguaggio dell’Autore è scarno, epigrammatico: ne scaturisce un “raccontare” in cui emergono immagini dolorose, sentimenti, profili, ma anche burocrazie e inefficienza.L’opera si conclude con la caratterizzazione di alcuni personaggi e luoghi, anch’essi facenti parte della memoria: la memoria del quotidiano in bilico fra la realtà e il fantastico.