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“Sono poco più di 200 i medici che, a partire dagli inizi del ‘900 fino ad oggi, sono nati a Paola o qui hanno deciso di stabilire la residenza per potere svolgere la loro splendida professione, la più bella del mondo. Se poi si aggiungono i medici non paolani (anche essi più di 200) che a partire dal 1970 hanno lavorato o lavorano tuttora presso l’ospedale San Francesco, ben si comprende perché Paola è “Città di medici”. Così inizia il racconto della biografia di diversi medici paolani non più viventi, la cui memoria è importante mantenere viva perché fanno parte della storia della nostra…mehr

Produktbeschreibung
“Sono poco più di 200 i medici che, a partire dagli inizi del ‘900 fino ad oggi, sono nati a Paola o qui hanno deciso di stabilire la residenza per potere svolgere la loro splendida professione, la più bella del mondo. Se poi si aggiungono i medici non paolani (anche essi più di 200) che a partire dal 1970 hanno lavorato o lavorano tuttora presso l’ospedale San Francesco, ben si comprende perché Paola è “Città di medici”. Così inizia il racconto della biografia di diversi medici paolani non più viventi, la cui memoria è importante mantenere viva perché fanno parte della storia della nostra città. Il lavoro è il frutto di attente e documentate ricerche condotte in archivi e biblioteche familiari; alla sua realizzazione hanno contribuito lunghi colloqui e telefonate con i parenti dei medici citati e le testimonianze di persone che li hanno conosciuti e frequentati quando erano in vita. Un breve capitolo è dedicato alla memoria delle Ostetriche comunali che in epoca precedente all’apertura del reparto ospedaliero di Ostetricia hanno fatto nascere generazioni di paolani. Nella seconda parte del libro, l’Autore immagina “interviste e dialoghi impossibili” tra quattro medici paolani attualmente all’apice della loro carriera professionale e altri due non più viventi che hanno svolto la loro professione in epoche pionieristiche della Medicina, prima e dopo la seconda guerra mondiale, e in condizioni socio-sanitarie molto difficili. L’Autore è certo che il Lettore accorto, sfogliandone le pagine, noterà che questo libro “è qualcosa di più di una indagine, di un resoconto, di una ricostruzione puntuale e attenta di un pezzo importante della storia sociale della nostra città. È, sì, tutto questo. Ma è anche un romanzo storico e un trattato di medicina”. (Dalla “Prefazione” di Roberto Losso)