"Una gabbia chiamata vita" è l'autobiografia dell'autrice che si racconta, nero su bianco, senza veli. Ripercorre i ricordi dell'infanzia, raccontando la conoscenza fortuita con una persona che le ha cambiato la vita, segnandola con il dolore, passando poi per la sua adolescenza turbolenta, che l'ha resa grande prima del tempo , fino al ritrovamento di un equilibrio che l'ha fatta diventare donna ed infine mamma. Consapevole del dolore che moltissime donne nascondono dentro di sè, vuole essere un racconto di ispirazione e che possa aiutare delle fragili anime ad identificarsi. E' un urlo alla vita, per dire loro che l'instabilità che sentono oggi dentro, può un giorno trasformarle in bellissime farfalle che si possono librare in aria, finalmente libere, perchè la vita non debba mai essere una gabbia.