Siamo a Comacchio (FE) nella metà dell’Ottocento. Filippo Mezzogori, operaio esperto nella lavorazione della canna palustre, relativamente benestante, si ritrova all’improvviso a doversi confrontare con la fame e la miseria, venendo nel contempo a scoprire un ambiente a lui nuovo, quello dei fiocinìni: i tradizionali ladri di pesce, da lui fino a quel momento considerati alla stregua d’inguaribili malandrini.