Al taciturno e ostinato ispettore Iarach viene affidata, mesi dopo l’efferato omicidio, l’indagine sulla morte del professor Bertoni. Uomo solitario, poco amato, sospetto di avere una predilezione per i ragazzi. Riesaminando gli indizi, l’ispettore si convince di avere scoperto chi è l’assassino, ma come riuscire a provarlo quando il malcostume imperante gli sbarra la strada? Quando impunità e omertà regnano sovrane? Nel silenzio dei suoi pensieri, nel gorgo del suo monologo interiore il poliziotto ci irretisce in un’appassionante caccia alla prova. Attraverso le strade e le piazze di una torbida Bologna ci conduce alla inaspettata soluzione finale.
Un giallo d’atmosfera, una perfetta ricostruzione di indagine.
Il talento di Santo Triolo sta soprattutto nella sua indomita vocazione a penetrare nel cuore della natura umana, riuscendo a vedere con spietata chiarezza i risvolti più intimi e nascosti degli uomini, a catturare i vizi, istinti segreti e morbosi, a trasformare resoconti di polizia in avventure, non c’è pagina in cui non si avverta, non si intuisca, la vita, con le stagioni, i sapori, gli odori. Sa costruire il clima giusto, l’atmosfera che il lettore non dimenticherà più: piova o tiri vento, o ci sia nebbia, non c’è possibilità che chi legge sia sopraffatto dalla noia o colto dalla distrazione. Triolo lo conduce per mano dove vuole, anzi lo tiene in pugno, sino alla fine.
Un giallo d’atmosfera, una perfetta ricostruzione di indagine.
Il talento di Santo Triolo sta soprattutto nella sua indomita vocazione a penetrare nel cuore della natura umana, riuscendo a vedere con spietata chiarezza i risvolti più intimi e nascosti degli uomini, a catturare i vizi, istinti segreti e morbosi, a trasformare resoconti di polizia in avventure, non c’è pagina in cui non si avverta, non si intuisca, la vita, con le stagioni, i sapori, gli odori. Sa costruire il clima giusto, l’atmosfera che il lettore non dimenticherà più: piova o tiri vento, o ci sia nebbia, non c’è possibilità che chi legge sia sopraffatto dalla noia o colto dalla distrazione. Triolo lo conduce per mano dove vuole, anzi lo tiene in pugno, sino alla fine.