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Nel calcio c’è una classifica che, alla fine, conta più di tutte: è quella distinta non dai punti, ma dal tempo, dall’arco di vita che segna il cammino di una società e di una squadra e ne modella i tratti, fino a definirne identità e carattere. Il secolo di vita lo vedo ben portato sulle spalle della Salernitana; e proprio perché la squadra granata rimanda l’immagine di una squadra che, indipendentemente dalla categoria, ha sempre qualcosa da dire o da trasmettere. Solo in due occasioni, la prima nel lontano 1946-1947 e più recentemente nel campionato 1998/99, la Salernitana ha conosciuto la…mehr

Produktbeschreibung
Nel calcio c’è una classifica che, alla fine, conta più di tutte: è quella distinta non dai punti, ma dal tempo, dall’arco di vita che segna il cammino di una società e di una squadra e ne modella i tratti, fino a definirne identità e carattere. Il secolo di vita lo vedo ben portato sulle spalle della Salernitana; e proprio perché la squadra granata rimanda l’immagine di una squadra che, indipendentemente dalla categoria, ha sempre qualcosa da dire o da trasmettere. Solo in due occasioni, la prima nel lontano 1946-1947 e più recentemente nel campionato 1998/99, la Salernitana ha conosciuto la serie A. Ma è fuor di dubbio che la considerazione di cui essa è circondata va ben oltre la sfera di questi due traguardi massimi. Non sono state poche, e tantomeno secondarie, le strade alternative attraverso le quali la Salernitana è riuscita a imporsi all’attenzione e a far parlare di sé […]
[…] Come si afferma già dalle prime pagine, “è una storia che inizia dalla fine”. Si è trattato di una sorta di stato di necessità, dal momento che proprio nell’anno del centenario stava per accadere l’irreparabile, la retrocessione in serie C. Una specie di “catastrofe” – assolutamente non annunciata – ed evitata solo ai rigori nella partita finale dei play-out a Venezia. La cronaca ha fatto valere i suoi diritti anche nei confronti della storia. Ma in fondo ogni libro è un giornale con più pagine. Quando si leggono con piacere e tutte d’un fiato significa che sono pagine (e libri) da conservare. E questo di Angelo Scelzo e Luigi Narni Mancinelli, nella biblioteca granata occupa un posto di tutto rilievo.
(dalla Prefazione di Dino Zoff)
 
Angelo Scelzo, giornalista, editorialista di “Avvenire” e “Il Mattino”, autore di numerose pubblicazioni su temi della comunicazione e della realtà ecclesiale in Italia e nel Mezzogiorno. Ha iniziato la sua attività editoriale come collaboratore sportivo della pagina salernitana de “Il Tempo”. Gli ultimi incarichi ricoperti sono stati quelli di Sotto-segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e, dal 2013, di vice Direttore della Sala stampa della Santa Sede.
Luigi Narni Mancinelli (Salerno, 1975) lavora come editor e scrittore. Ha pubblicato per Jota Editore i racconti Il Vampiro nella raccolta Liquidi inversi (2011) e Quetzalcoatl nella raccolta Lavoro carnivoro (2012), per Plectica editrice Una disperata felicità. Storie di uomini e donne in fuga (2014). Per la rivista web “Qui e ora” (quieora. ink) ha pubblicato Mostri del Novecento e Distopie reali (2017). Scrive sul quotidiano online Paese Sud (paesesud.it).