Racconto biografico di un’amicizia fuori dal comune, ambientato fra Bonassola, sulla riviera ligure di levante, Faenza e Bologna, in un arco temporale che abbraccia gran parte del XX secolo. L’autrice immagina di dialogare con la protagonista del libro pur sapendo che “non ha mai creduto ai ritorni”. Lo fa per elaborare il dolore del lutto, ma anche per fissare nella memoria il ricordo di una persona straordinaria, conosciuta negli ultimi vent’anni della sua vita. Una narrazione intimista, personale, che, inevitabilmente, diventa storia pubblica del Novecento, visto che Isolda, testimone e protagonista del suo tempo, “il secolo breve”, con le sue sciagurate follie e i suoi grandi rivolgimenti, l’ha attraversato tutto.