Nel libro "Una vita controvento" l'Autore fa la narrazione della sua vita che nella parte iniziale s'intreccia con i fatti accaduti in Penisola Sorrentina intorno al periodo della sua nascita, agli sgoccioli degli anni quaranta, quando gli eventi bellici erano ancora vivi nelle menti dei sorrentini e in particolare in quelle dei contadini che è l'ambiente in cui l'Autore è nato e cresciuto. Il racconto continua con la descrizione dei primi anni di vita e il periodo della scuola fino al diploma ottenuto, presso il glorioso Istituto Nautico "Nino Bixio "di Piano di Sorrento. Nel raccontare gli anni trascorsi al Nautico, l'Autore fa una breve storia della scuola nautica sorrentina nelle cui aule sono passati importanti armatori e illustri naviganti che sono stati il vanto della marineria locale, e non solo. Il 21 luglio 1969, data in cui l'Autore ottiene la maturità, rappresenta un giorno importante nella storia dell'Umanità poiché è il giorno in cui l'uomo mette piede per la prima volta sulla Luna ed è significativa la coincidenza tra un evento epocale della storia dell'Uomo e quello, sicuramente, di dimensioni minori ma, per l'Autore più importante dell'altro. Ci sono poi gli anni del servizio di leva in Marina Militare e l'Autore ci fa una descrizione di quella che era la vita a bordo di una nave militare ai tempi del servizio di leva obbligatorio, con il racconto di tanti episodi di vita vissuta. Seguono gli anni passati a bordo delle navi mercantili che rappresentano la parte più corposa della vita dell'Autore e, dunque, del libro. Inizia con la ricerca del primo imbarco e le difficoltà incontrate nei primi anni della sua carriera di Ufficiale quando il mestiere bisognava rubarlo scontrandosi con la mentalità a volte chiusa di persone di un'altra generazione poco restie ad aprirsi ai giovani. Seguono gli anni in cui, la carriera dell'Autore si sviluppa nei vari passaggi di grado, partendo da quello di allievo ufficiale fino al ruolo di comandante. Nel raccontare questo periodo l'Autore non si limita a una fredda cronologia dei fatti, e gli eventi raccontati sono inframmezzati da considerazioni personali e commenti critici verso una professione cosi importante e allo stesso tempo così poco conosciuta e apprezzata. Questo periodo ha il suo culmine nel drammatico racconto di un incendio sviluppatosi a bordo della nave sotto il suo comando, che portò alla distruzione della nave stessa. C'è un capitolo dedicato ai suoi passaggi di Capo Horn che un tempo era il vanto dei grandi navigatori dei secoli passati. Ci sono poi gli anni in cui l'Autore assume il comando di unità impegnate in estrazioni petrolifere nel Mar della Cina e che sono gli anni che gli riservano le maggiori soddisfazioni. Il racconto termina quando l'Autore lascia la carriera di comandante e riesce ad acquistare la casa che l'ha visto nascere, ed è un cerchio che si chiude poiché l'Autore ritorna nel luogo da cui era partito.