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Nel 1925 in una lettera a Valery Larbaud, Svevo scrive: «Ho riletto Una vita. James Joyce diceva sempre che nella penna di un uomo c'è un solo romanzo (allora egli non aveva neppure pensato a Ulysses) e che quando se ne scrivono diversi si tratta sempre del medesimo più o meno trasformato. Ma in questo caso il mio solo romanzo sarebbe Una vita». Quindi, già all'inizio della sua attività letteraria Svevo presenta tutti i motivi tematici della sua ispirazione e il primo romanzo, Una vita, s'inserisce pienamente in questo suo modo di guardare e di narrare. Svevo svuota dall'interno la poetica…mehr

Produktbeschreibung
Nel 1925 in una lettera a Valery Larbaud, Svevo scrive: «Ho riletto Una vita. James Joyce diceva sempre che nella penna di un uomo c'è un solo romanzo (allora egli non aveva neppure pensato a Ulysses) e che quando se ne scrivono diversi si tratta sempre del medesimo più o meno trasformato. Ma in questo caso il mio solo romanzo sarebbe Una vita». Quindi, già all'inizio della sua attività letteraria Svevo presenta tutti i motivi tematici della sua ispirazione e il primo romanzo, Una vita, s'inserisce pienamente in questo suo modo di guardare e di narrare. Svevo svuota dall'interno la poetica naturalistica (a quei tempi, infatti, la corrente letteraria dominante era rappresentata dal verismo) dando vita, sotto le vesti del romanzo tradizionale, ad un personaggio che avrà “simili e fratelli” nella letteratura del Novecento.