Seneca, il filosofo latino, diceva che non conta quanto la nostra vita sia lunga, ma come la spendiamo. E ancora, che nessuno può dire di aver avuto una vita bella e fortunata, finché non arriva al termine.
Ornella Benetti, alle soglie dei sessant’anni, narra di sé e del rapporto con la malattia che l’ha colpita giovanissima. Una malattia misteriosa all’esordio, che poi si è rivelata sempre più invadente e che, insieme a gravi errori diagnostici, ha segnato la sua vita. Senza mai darsi per vinta ha cercato di superare ogni volta il limite, ogni ostacolo che le si parava davanti, grazie a due doni che non sono mai venuti meno: il coraggio e la tenacia da un lato, una meravigliosa famiglia sempre a fianco dall’altro. Ha vissuto e vive intensamente. Ha studiato, ha lavorato, ha amato gli animali e le persone. Ha assaporato il mare e la montagna, ha viaggiato per l’Europa e oltre.
Questo scritto è autobiografico nel senso più autentico del termine. E anche più doloroso. Gioia e lacrime, vittorie, sconfitte e ripartenze. È la storia di una donna che nel mettere a nudo le ferite aperte del corpo e dello spirito lancia un messaggio di grande speranza. Perché quando sembra che la vita ci rubi qualcosa, in realtà ci sta offrendo un’occasione inattesa per uscire da noi stessi, valorizzando davvero ogni istante che ci viene donato.
Ornella Benetti, alle soglie dei sessant’anni, narra di sé e del rapporto con la malattia che l’ha colpita giovanissima. Una malattia misteriosa all’esordio, che poi si è rivelata sempre più invadente e che, insieme a gravi errori diagnostici, ha segnato la sua vita. Senza mai darsi per vinta ha cercato di superare ogni volta il limite, ogni ostacolo che le si parava davanti, grazie a due doni che non sono mai venuti meno: il coraggio e la tenacia da un lato, una meravigliosa famiglia sempre a fianco dall’altro. Ha vissuto e vive intensamente. Ha studiato, ha lavorato, ha amato gli animali e le persone. Ha assaporato il mare e la montagna, ha viaggiato per l’Europa e oltre.
Questo scritto è autobiografico nel senso più autentico del termine. E anche più doloroso. Gioia e lacrime, vittorie, sconfitte e ripartenze. È la storia di una donna che nel mettere a nudo le ferite aperte del corpo e dello spirito lancia un messaggio di grande speranza. Perché quando sembra che la vita ci rubi qualcosa, in realtà ci sta offrendo un’occasione inattesa per uscire da noi stessi, valorizzando davvero ogni istante che ci viene donato.