La storia di una famiglia lodigiana della valle del Lambro, iniziata nel marzo 1848, in concomitanza con le cinque giornate di Milano col romanzo "Per uno stesso cielo", cronaca di un Risorgimento italiano dove tutto doveva cambiare per rimanere uguale, continua con questa seconda parte che narra le vicende, legate al quadro sociale di un mondo consapevole in evoluzione, che si susseguono dal primo dopoguerra al sogno socialista, dalla reazione piccolo e medio borghese fino all’arrembaggio delle camicie nere, spalleggiate ancora una volta da chi non se ne voleva andare. Il romanzo narra le vicissitudini di un popolo che guarda la sua Milano, l’Immagine di luce, come una speranza di vita e di riscatto da un mondo ingiusto e prepotente che, dopo le prime avvisaglie di redenzione, rigetta nell’oblio la creatura più bella della Grande guerra: la civiltà delle masse.