Dopo la Riforma del 1975 e l’affido condiviso varato nel 2006, la legge regolatrice delle unioni civili e delle convivenze è il più importante e rivoluzionario evento della recente e ricca storia del Diritto di Famiglia in Italia. Essa prosegue una stagione di riforme iniziata, dopo un periodo di stasi, con la legge 219 del 2012 ed il decreto 154 del 2013, con i quali è stata modificata la disciplina della filiazione (stato e diritti dei figli) e verosimilmente anticipa altre importanti novità. Il quadro che l’operatore del diritto, specializzato o interessato al diritto di famiglia, si trova di fronte è, pertanto, in forte evoluzione e ciò determina una maggiore necessità di aggiornamento, idoneo a determinare comprensione del significato e dei meccanismi della nuova legge e delle connessioni e ricadute che essa determinerà su tutto il sistema. Si tratta infatti di una normativa destinata, oltre a determinare modifiche culturali e nel costume, ad avere larga applicazione nel sociale, con conseguenti altrettanto ampie ricadute giurisprudenziali. Da oggi le coppie composte da persone dello stesso sesso cessano di essere una zona d’ombra ignorata dal diritto e divengono, anche nel nostro Paese, un’entità giuridicamente rilevante, con regole e strumenti certi, forniti dalla legge. Né meno importante è la parte della nuova normativa dedicata alle coppie c.d. “di fatto”, che finalmente cessano di essere tali e ricevono il riconoscimento e la tutela che la civiltà giuridica impone. Il legislatore, in questa materia, ha finalmente dettato disposizioni e messo ordine in un contesto nel quale le prassi, le analogie e frammentarie regolamentazioni avevano creato una piccola giungla. Il libro di commento alla recentissima riforma è pertanto un “appuntamento” cui i cultori del diritto di famiglia non possono assolutamente mancare. STRUTTURA DEL VOLUME - DAL CONCUBINATO ALLE UNIONI CIVILI - IL MAXIEMENDAMENTO - LA RIFORMA DEL 2016 - DISCIPLINA DELLA CONVIVENZA