Gli uomini difettosi - protagonisti di questa raccolta di racconti - sono uomini fallati come i vestiti ammucchiati alla rinfusa nelle ceste degli outlet. Uomini che pagano le conseguenze dei loro difetti: da Ermanno, il cameriere con le mani bucate a Ugo, lo psicologo con un disturbo dell’ipersessualità. Uomini violenti, come Oberdan, lo strozzino senza scrupoli e Attila, un narcisista psicopatico ossessionato da Facebook. Uomini pieni di sé, come Donato Giovanni che si è fatto una cultura con Wikipedia, o piegati dalla vita, come Dino che soffre di una grave cardiopatia. Fino a Dio - sì, proprio quel Dio - che ha scarsa o quasi nulla empatia e una mania compulsiva per i giochi di ruolo. Nove storie differenti, legate tra loro da un filo sottile. Ma nonostante qualche storia lasci l’amaro in bocca - e qualche altra finisca male - la chiave di lettura di questi racconti rimane comunque l’ironia. Quell’ironia che rende più tollerabile l’esistenza e l’ineluttabilità delle cose.