Il romanzo, costruito su una componente di carattere epistolare, si incolla ai paradigmi, agli stilemi e alla cifra della poetica ottocentesca, e rivela scenograficamente, in forma introspettiva, l’intimità di una storia d’amore passionale, la sua gloria e la sua decadenza, in un gioco sottile di contrasti, in un caos visionario di sentimenti che avviluppa i moti sotterranei dell’anima consegnandoli alla sua magnificenza. L'infinito è dentro di noi, e in tal linea di infinitezza si dipana il pensiero cosmico del protagonista.