Le acque del Mediterraneo sono diventate sotto i nostri occhi “cimiteri sotto la luna”, per riprendere il titolo della famosa opera di Georges Bernanos. Ai confini dell’Europa si muore e sembra non fare più scandalo. «Erano uomini e padri di famiglia, erano donne e madri, erano giovani, ragazzi, bambini. Erano un popolo. Fratelli. Provenivano dall’Africa sub sahariana: dal Mali e dal Ghana, dal Sud Sudan e dalla Nigeria, dove la fame, l’odio, la violenza avevano già provato la loro nascita, la loro crescita, la loro vita. Erano uomini e donne già sfiniti, in fuga dalla guerra di Siria, della Somalia e dell’Eritrea, della Palestina, alla ricerca della libertà religiosa che non c’è in Bangladesh o in Pakistan».