Un “Uomo”, in cui si rispecchia l'autore, un giorno qualunque parte con l'automobile per recarsi al lavoro, ma, in quel preciso giorno, dentro a quel'”affumicato abitacolo” subirà un profondo mutamento fino a diventare un “Uomo nuovo”. Un'opera definita pseudo-romanzo a causa del suo disparato contenuto che va da tratti di pura autobiografia fino a un del tutto personale piccolo saggio filosofico-teologico con al centro un “Fanciullo", figura unica per quanto riguarda l'aspetto etico e religioso della narrazione. Al suo interno si trovano i ricordi dell'infanzia e della giovinezza, degli affetti più cari per gli amici, dell'amore verso un padre che non c'è più, del primo amore che non si scorda mai. E poi le riflessioni sui problemi che la vita quotidiana comporta, sulle antiche e nuove vicende che hanno tenuto e tengono il mondo sull'orlo del baratro, sul Nord e il Sud d'Italia e del mondo intero, sulle nuove sfide che l'umanità deve e dovrà affrontare per la sopravvivenza del pianeta e di chi lo abita, su una Chiesa più povera e attenta ai bisognosi e ai diseredati, sulla speranza di un Aldilà dove tutti, nessuno escluso, attraverso la metempsicosi possa ricongiungersi al Tutto.