È nella Culla del Rinascimento (Firenze) dei giorni nostri, che ha inizio l’avventura di due amici giornalisti, Matteo e Luca. I due, poco più che trentenni, decidono di scrivere un romanzo, ma ben presto, scoprono che il loro romanzo sta prendendo corpo per mano di qualcun altro. Si spaventano quando trovano un libro, forse dimenticato da un vecchio, nell’argine dell’Arno. Scoprono che si tratta del loro libro. Inavvertitamente, nonostante le parole presagistiche di un vecchio conosciuto in una biblioteca Fiorentina, chiudono il libro. Per loro ha inizio un incubo. Appaiono e scompaiono asseconda dei casi in cui il libro è aperto o chiuso. Il libro viene trovato da una coppia di fidanzati che lo portano con loro a Parigi. La ragazza è attratta da quel libro e decide di farlo vedere a un vecchio bibliotecario Parigino. Da questi ottiene delle informazioni preoccupanti riguardante quel libro, perché a inizio di ogni sua pagina è raffigurata l’immagine dell’Uroboros (serpente che si morde la coda). Il vecchio bibliotecario consiglia ai due fidanzati di recarsi da un anziano alchimista, il quale, rivela loro i misteri che legano quel libro al simbolo dell’uroboros e come annullare l’effetto di quell’arcana alchimia. I due giovani scrittori riescono, tramite i due fidanzati, a capire il mistero e decidono di recarsi a Parigi...