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La corretta valutazione della qualità ovocitaria è uno degli aspetti cruciali per l’esito delle tecniche di fecondazione assistita.Questo aspetto diventa ancora più rilevante nei casi in cui la legge imponga la selezione e l’inseminazione di pochi ovociti per paziente. E’ il caso dell’Italia, dove alla luce della nuova legislazione in materia di procreazione medicalmente assistita (legge 19 febbraio 2004, n. 40) la valutazione della qualità degli ovociti diventa di fondamentale importanza per la selezione di cellule uovo che potrebbero avere un maggiore potenziale di sviluppo e dare quindi una…mehr

Produktbeschreibung
La corretta valutazione della qualità ovocitaria è uno degli aspetti cruciali per l’esito delle tecniche di fecondazione assistita.Questo aspetto diventa ancora più rilevante nei casi in cui la legge imponga la selezione e l’inseminazione di pochi ovociti per paziente. E’ il caso dell’Italia, dove alla luce della nuova legislazione in materia di procreazione medicalmente assistita (legge 19 febbraio 2004, n. 40) la valutazione della qualità degli ovociti diventa di fondamentale importanza per la selezione di cellule uovo che potrebbero avere un maggiore potenziale di sviluppo e dare quindi una più elevata probabilità di gravidanza.Con l’utilizzo dei tradizionali microscopi si è tentato di identificare parametri morfologici che potessero predire il potenziale di sviluppo dell’ovocita, come l’aspetto del citoplasma, lo spessore della zona pellucida, la morfologia del globulo polare.I risultati di questi studi (Xia et al. 1997; Serhal et al. 1997; Balaban et al. 1998; Ebner et al. 2000) portano però alla conclusione che nessuna caratteristica morfologica può essere utilizzata con certezza per la selezione di ovociti di buona qualità.Negli ultimi anni è stato possibile affiancare allo studio morfologico della cellula uovo anche lo studio di un ulteriore parametro, il fuso meiotico. Questo grazie all’utilizzo di un nuovo microscopio a luce polarizzata e ad orientamento indipendente, il Poloscopio (CRI, USA), accoppiato ad un software di processamento digitale dell’immagine che permette di visualizzare strutture macromolecolari ordinate, come il fuso meiotico o i diversi strati della zona pellucida, sulla base della loro rifrangenza.Recenti lavori (Shen et al. 2006; Rama et al. 2007) dimostrano come elevati valori di ritardanza del fuso meiotico siano positivamente correlati con un buon sviluppo embrionale e un’alta frequenza di impianto.E’ da questi risultati che nasce l’importanza del Poloscopio come ulteriore metodo di screening nella selezione ovocitaria.Il laboratorio presso l’U.O. di Fisiopatologia della Riproduzione dell’Ospedale “Cervesi” di Cattolica è uno dei pochi in Italia ad essere dotato di questo particolare microscopio a luce polarizzata e, sulla base dei promettenti risultati della letteratura, lo scopo iniziale della mia tesi era di definire alcuni parametri oggettivi che potessero essere d’aiuto nella selezione degli ovociti di migliore qualità per ogni paziente, in modo da assicurare ad essa una maggiore probabilità di gravidanza.Cosa ha portato a modificare il titolo della tesi?Il fatto che i dati raccolti durante il mio periodo di internato siano quasi totalmente in disaccordo con quelli presenti in letteratura.Questo ed ulteriori osservazioni ci hanno portato ad analizzare l’argomento da un altro punto di vista, tentando per prima cosa di dare una spiegazione ai risultati ottenuti.