Ucronia, anacronismo e progresso si mescolano tra le pagine di questo saggio che, prendendo spunto dall’Inghilterra del periodo Vittoriano, esplora, in parte, le rivisitazioni contemporanee del personaggio di Sherlock Holmes, apocrife rispetto al canone, e lega le origini dello Steampunk anche alle esperienze letterarie dell’America di Twain, ripercorrendone la genesi e analizzandone le differenze con la fantascienza. Una visione nuova e inedita della nascita di un genere che, dal campo letterario, si è esteso agli ambienti culturali più disparati, ritagliandosi uno spazio ben preciso nell’immaginario odierno e una caratterizzazione che ha stimolato l’intelligenza e la creatività di scrittori, registi, artisti.