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In questo testo viene descritto come sviluppare, utilizzando componenti elettronici economici e mattoncini LEGO, un veicolo in grado di spostarsi in maniera autonoma seguendo un percorso predefinito. Il percorso è formato da una semplice linea nera di nastro isolante posta su un piano bianco e il fenomeno fisico sfruttato per impostare la guida automatica è semplicemente la differente capacità di assorbimento e riflessione della luce da parte di un corpo di colore nero (la pista) e da parte di un corpo di colore bianco (il tavolo). In pratica, attraverso due semplici fotodiodi montati sulla…mehr

Produktbeschreibung
In questo testo viene descritto come sviluppare, utilizzando componenti elettronici economici e mattoncini LEGO, un veicolo in grado di spostarsi in maniera autonoma seguendo un percorso predefinito. Il percorso è formato da una semplice linea nera di nastro isolante posta su un piano bianco e il fenomeno fisico sfruttato per impostare la guida automatica è semplicemente la differente capacità di assorbimento e riflessione della luce da parte di un corpo di colore nero (la pista) e da parte di un corpo di colore bianco (il tavolo). In pratica, attraverso due semplici fotodiodi montati sulla parte anteriore del veicolo ed utilizzati per illuminare la pista, ed un microcontrollore PIC16F84, programmato in linguaggio Assembler per poter analizzare il segnale relativo al grado di riflessione della luce (captato da due transistors posti sempre nella parte anteriore del veicolo), abbiamo realizzato un veicolo in grado di spostarsi in modo autonomo senza nessuna necessità di controllo umano. Il progetto originale risale al 2004 ed anticipa quello che nei decenni seguenti abbiamo visto concretizzarsi in automobili con pilota automatico per utilizzo civile o sistemi industriali per lo svolgimento di operazioni di routine che prevedono la mobilitazione e lo spostamento di carichi. Questo elaborato nasce dalla revisione della relazione finale di un progetto pratico sviluppato nel lontano 2004 da Filippo Piccinini, Gianluca Tassinari, e Francesco Sbarzaglia, studenti faentini classe 1985 che hanno frequentato la classe 5° EA dell'Istituto Tecnico Industriale Statale (ITIS) "Luigi Bucci" (Faenza, Ravenna, Italia). Lo scopo principale di questo elaborato è il rendere eterno un brillante progetto che altrimenti rischierebbe di perdersi negli scaffali di qualche vecchia cantina adibita ad archivio scolastico. In particolare, questo elaborato è dedicato ai tanti bravi Professori degli istituti di istruzione secondaria che grazie al loro continuo impegno e motivazione accompagnano ogni giorno giovani menti nel proprio percorso formativo e contribuiscono in maniera positiva ad educare i futuri attori della società in cui viviamo. Infatti, come spesso accade, molte delle idee sviluppate nei banchi di scuola risultano poi precursori di brevetti e prototipi commerciali in grado di modificare il futuro della comunità, e questa era una di quelle…