A Shanghai le cose nella tana della ‘bestia’, cioè Chen Xiao, iniziano a diventare sempre più scure. Lei è sempre più in preda alla bestia che la comanda, si sazia solo di sangue. Una sociopatica di primo livello. Sono sempre più numerose le sue corse dentro il parco, nuda a qualsiasi ora del giorno o della notte, per poi finire sempre nella sua autorimessa a meditare in ginocchio davanti alla foto del Secco, il cugino che le ha lasciato in eredità l’impero del male. Di solito quando entra in trance, vede suo cugino all’entrata della rimessa, che ormai morto da più di un mese la consiglia e l’asseconda su quello che gli chiede, lusingandolo come d’altronde era stato precedentemenete per loro. Lin Biao, guarito dopo l’intervento chirurgico avuto a Lisbona per il tumore benigno che aveva all’intestino, rientra in nave con lo stesso sistema con cui era partito, noleggia un elicottero che lo porterà a 120 miglia dalla costa e farà un mezza sorpresa a brando e agli altri amici di bordo. Il Primo Ufficiale, Laro Fontolotti, riporta con sé anche la sua collega e amante Gina dalla Cina. Lei è una bellissima italo cinese dai modi leggeri all’apparenza ,perché poi in realtà si dimostrerà persona seria e più saggia del Primo Ufficiale. D’altronde è stata l’unica a riuscire a scappare dalla tana di Chen Xiao incolume. Laro, nel giro di una tempesta, impara più cose sulla vita e sui comportamenti di vita di quello che sa direttamente da Brando, che più di una volta, con due sintetiche parole, senza offenderlo e senza sminuirlo, lo rimette al suo posto, lo fa scendere da un piedistallo dove non merita assolutamente si stare. Lezioni quelle che riporteranno Laro Fontolotti ad essere una persona stupenda, professionale e ligia al dovere sempre, con una perdita di superbia che lo rende normale.