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Nel 1986 Stefano Caretti pubblicò, con una ampia, esauriente introduzione e una premessa lucida e appassionata di Eugenio Garin, le Lettere a Velia di Giacomo Matteotti… Già nell’introduzione a quel volume Stefano Caretti tracciò un ampio profilo anche di Velia Titta, sorella del celebre baritono Ruffo Titta (in arte Titta Ruffo) e asserì che le lettere di Velia a Giacomo erano “meritevoli un giorno di stampa completa o almeno largamente antologica”. Quel giorno è venuto, e con ragione Caretti ha pubblicato tutte le lettere di Velia a Giacomo… Su Velia, ancor più che nel volume precedente, qui…mehr

Produktbeschreibung
Nel 1986 Stefano Caretti pubblicò, con una ampia, esauriente introduzione e una premessa lucida e appassionata di Eugenio Garin, le Lettere a Velia di Giacomo Matteotti… Già nell’introduzione a quel volume Stefano Caretti tracciò un ampio profilo anche di Velia Titta, sorella del celebre baritono Ruffo Titta (in arte Titta Ruffo) e asserì che le lettere di Velia a Giacomo erano “meritevoli un giorno di stampa completa o almeno largamente antologica”. Quel giorno è venuto, e con ragione Caretti ha pubblicato tutte le lettere di Velia a Giacomo… Su Velia, ancor più che nel volume precedente, qui Caretti si sofferma a lungo; non soltanto sui suoi rapporti con Giacomo, ma sulla sua infanzia e prima giovinezza non immuni da turbamenti familiari e da tristezze, sulle sue prove di poetessa e di autrice di un romanzo, L’Idolatra, che suscitò meritato interesse.

(Dalla premessa di SEBASTIANO TIMPANARO)